TIM, BUTTI: FONDI PNRR NON DEVONO FINIRE NELLE TASCHE DI VIVENDI

TIM, BUTTI: FONDI PNRR NON DEVONO FINIRE NELLE TASCHE DI VIVENDI

Vivendi in Tim “vuole palesemente passare all’incasso, ha accettato di vedere il suicidio di Tim Vision con i diritti del calcio, ha avallato altre azioni masochistiche e autolesioniste e adesso ovviamente, essendo socio di riferimento, pretende di monetizzare. Però è francese e questo non va troppo bene”. Lo ha detto Alessio Butti, responsabile del Dipartimento Tlc di Fratelli d’Italia. “Ci sono i fondi del Pnrr, che mi permetto di far notare essere denari pubblici, che non possono e non devono finire nelle tasche di Vivendi – ha proseguito Butti -. La valutazione tra i 31 e i 34 miliardi non ha alcun senso, loro parlano per conto degli azionisti. Ma è una boutade bella e buona perché tra quattro anni l’attuale rete in rame non ci sarà più. Questo non lo dice Alessio Butti, ma il ministro Colao. Allora perché questa valutazione stratosferica della rete? In tutto ciò ci si dimentica delle ricadute sociali pesantissime che ci sono: si parla di migliaia di esuberi, a quanto mi risulta potrebbero essere fino a 12mila”. Su Tim, ha spiegato, “gravano, come abbiamo più volte evidenziato, fondi che sono già inseriti nei board o che aspettano di potervi entrare: e questi di certo non sono lì per fare beneficenza, oltretutto essendo stranieri non hanno alcun interesse a giocare a favore dell’azienda. Cdp continua a gestire tutto in modo molto opaco, essendo socia sia di Open Fiber che di Tim. C’è stato un pesantissimo rallentamento nelle aree bianche. Qualche responsabilità andrà pure attribuita ai bandi del Mise e di Infratel, ma Open Fiber negli ultimi mesi ha dormito sonni profondi. Il rischio è di replicare nelle aree grigie il fallimento delle aree bianche”.

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