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Lug

“Qualcuno a Bologna, complice il grande caldo, ha preso un colpo di calore. Le carte non sarebbero quelle che riguardano Bologna, che non risulterebbero desecretate, quindi ha preso lucciole per lanterne o cerca di disinformare. Come dimostrano quelli trapelati, su Ustica, di cui ha scritto Grignetti in uno scoop su ‘La Stampa’, si parla espressamente di minacce palestinesi volte all’abbattimento di un aereo di linea italiano. Cosa altro ci doveva essere, il codice identificativo del veivolo?”. Così il fondatore dell’Intergruppo “La verità oltre il segreto”, il deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone. Una posizione che arriva dopo le parole del presidente dell’associazione dei parenti delle vittime della strage del 2 agosto 1980, Paolo Bolognesi, sul fatto che dall’ultima tornata di documenti desecretati non sono usciti testi che possono confermare o avvalorare la tesi della cosiddetta pista palestinese, fin qui mai confermata dalle indagini e dai processi sull’attentato a Bologna.
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COMUNICATI STAMPA, Evidenza
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"La verità oltre il segreto", Federico Mollicone, strage di bologna
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