17
Nov

“È necessario eliminare le odiose discriminazioni tra lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi con partite Iva”. È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.
“Si devono soccorrere entrambi perché i primi, se non sono dipendenti pubblici, rischiano il licenziamento, ma i secondi rischiano la fame. Perché a questo porta la chiusura delle attività. Non ci possono essere stipendi giustamente garantiti all’80% con la cassa integrazione da un lato ed elemosine una tantum, bonus, prestiti, crediti d’imposta immaginifici e burocrazia dall’altro. Oltretutto pare evidente che oggi la categoria più debole, un vero “proletariato pandemico”, è rappresentata da imprese, attività produttive, professioni e su questa fragilità sociale deve concentrarsi lo Stato con i suoi interventi”.
“Se l’80% è l’unità di misura delle indennità – conclude Rampelli – si devono prevedere l’80% dei rimborsi rispetto ai fatturati dello scorso anno per chi ha un’attività. Basta diseguaglianze”.
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BILANCIO TESORO E PROGRAMMAZIONE, COMMISSIONE, COMUNICATI STAMPA, Evidenza
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Fabio Rampelli, fratelli d'Italia
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