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Apr

Interrogazione su impianti Dahua a Palazzo Chigi
“Come apprendiamo da un articolo di Giulia Pompili del Foglio, a settembre del 2020 l’allora premier Giuseppe Conte ha scelto la cinese Dahua per installare diciannove termoscanner a Palazzo Chigi, con funzioni anche di riconoscimento facciale. La Dahua, inoltre, ha numerosi altri contratti per enti pubblici ed eventi, come il Festival del cinema di Venezia e i Musei Vaticani. I precedenti internazionali dell’azienda sono inquietanti: nel 2018 gli Stati Uniti, dopo la scoperta di falle nella sicurezza dei sistemi di Dahua, con vere e proprie “backdoor”, ne proibirono l’uso per la sicurezza dei luoghi istituzionali; nel 2019 venne inserita nelle “liste nere” del Dipartimento del Commercio per coinvolgimento nella violazione dei diritti umani in Xinjiang e delle minoranze etniche e religiose in Cina; la Federal Communications Commission, nel 2021, ha definito Dahua un rischio per la sicurezza nazionale. Ricordiamo, inoltre, che, in via generale, la legislazione cinese impone la collaborazione delle aziende con i vertici politici e militari. Troviamo inaccettabile che i palazzi del governo abbiano scelto una compagnia cinese per il monitoraggio degli ingressi e la videosorveglianza”.
Cosi’ il Responsabile Innovazione di Fratelli d’Italia, componente dell’Alleanza Inter-parlamentare sulla Cina, Federico Mollicone.
“Quanti dati dei cittadini e del governo – domanda il parlamentare di Fdi – sono ora in possesso di Dahua? Come mai venne scelta Dahua nonostante i rilievi gia’ emersi negli anni precedenti rispetto l’installazione a Chigi? Ne va della sovranita’ digitale. Presenteremo un’interrogazione al governo Draghi per chiedere chiarezza sulla modalita’ di selezione della societa’ e se l’introduzione del sistema di videosorveglianza di Dahua per scopi di sicurezza pubblica, come gli eventi culturali, e per la sicurezza dei palazzi governativi non possa essere ritenuta un rischio per la sicurezza nazionale”.
Categories:
COMUNICATI STAMPA
Tags:
coordinatore FdI Lazio, fdi, Federico Mollicone
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