FACEBOOK, RAMPELLI: LETTERA A FICO SU BOICOTTAGGIO CANALE SOCIAL DELLA CAMERA,

“Gravi lesioni alle prerogative delle Istituzioni Repubblicane. Si convochi Facebook Italia per risolvere il ‘baco’ sul portale della Camera dei deputati”

In una lettera inviata al presidente della Camera dei deputati Roberto Fico, il vicepresidente Fabio Rampelli, di Fratelli d’Italia, chiede che la Camera convochi Facebook Italia affinché dia conto del grave disservizio causato dal nuovo algoritmo che impedisce l’aggiornamento automatico con gli status di esponenti dell’opposizione sulle social del portale.

“La valutazione attiene – si legge nella lettera-  alla compromissione di una funzionalità del sito della Camera dei deputati e ha una gravità considerevole che rischia di vulnerare i principi democratici di un’istituzione repubblicana da parte della piattaforma, non nuova ad arbitrarie selezioni spesso confliggenti con le regole della nostra democrazia”.

“Si tratta – ha osservato il vicepresidente Rampelli-  di scelte contestabili se rivolte a singoli cittadini, equivoche se attuate nei confronti di deputati, inaccettabili se arrivano a limitare le prerogative e i poteri della Camera della deputati.

Questo il testo della lettera.

“Gentile Presidente Fico,

Le scrivo per segnalare la necessità di verificare le motivazioni dell’oscuramento nella pagina social.camera.it dei miei post su Facebook.

Reputo il nuovo aggregatore social della Camera dei deputati uno strumento molto utile per avere immediatamente contezza delle dichiarazioni e posizioni di ciascun deputato. Tuttavia ho notato che in questo ultimo mese i miei status non compaiono, benché la mia bacheca sia costantemente aggiornata.

A seguito dell’abituale monitoraggio effettuato dai miei uffici, ho riscontrato che l’aggregatore non ‘pesca’ dalla mia pagina e dalle pagine di altri deputati dell’opposizione, in particolare proprio da quelli del Gruppo parlamentare cui appartengo.

So dei problemi intercorsi circa il cambiamento dell’algoritmo di Facebook che ha avuto ripercussioni sul meccanismo automatico del flusso, problemi sui quali gli uffici informatica della Camera stanno lavorando con solerzia senza però trovare la soluzione tempestiva e ristoratrice dell’inaccettabile e lesivo oscuramento.

Tuttavia, considero indispensabile procedere alla sospensione del servizio per evitare che la Camera dei deputati dia un servizio informativo non in linea con le norme costituzionali sul pluralismo. Sono anche dell’avviso di chiederne conto alla piattaforma social per fugare qualsiasi intenzione censoria nei confronti di alcuni gruppi politici la cui produzione social viene selettivamente condizionata dagli algoritmi di Facebook e rischia, a cascata, di non comparire su tutti i sistemi di aggregazione che la veicolano, ivi compresi quelli della Camera dei deputati.

La valutazione attiene, come sicuramente non Le sfugge, alla compromissione di una funzionalità del sito della Camera dei deputati e ha una gravità considerevole che rischia di vulnerare i principi democratici di un’istituzione repubblicana da parte della piattaforma, non nuova ad arbitrarie selezioni spesso confliggenti con le regole della nostra democrazia.

Si tratta, a mio avviso, di scelte contestabili se rivolte a singoli cittadini, equivoche se attuate nei confronti di deputati, inaccettabili se arrivano a limitare le prerogative e i poteri della Camera della deputati.

Auspicando un Suo immediato intervento sospensivo del servizio e un suo tempestivo e corretto ripristino Le porgo i miei saluti più cordiali”.

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