03
Set

“Indecenti le parole del Garante dei Detenuti, Samuele Ciambriello, che si dice “preoccupato” non già della pervasività del fenomeno mafioso, ma del fatto che i poveri signori accusati di associazione mafiosa non sarebbero comodi nelle celle in cui sono in custodia cautelare a Vibo Valentia. A parte il fatto che non esiste alcun sovraffollamento nelle celle ad alta sicurezza a Vibo Valentia, il Garante sembra sostenere la balzana idea del “carcere a numero chiuso” già evocato in campagna elettorale dal centro sinistra. Il sovraffollamento carcerario è un problema che deve essere risolto, magari anche con l’esecuzione della pena nei confronti degli stranieri nei paesi di provenienza, ma non può diventare l’alibi per “sinistre” idee di impunità generalizzata. Il crimine va arrestato, senza se e senza ma, piaccia non piaccia al Garante dei detenuti e ad una sinistra che evoca la lunare idea del “carcere a numero chiuso”.
Lo dichiara Andrea Delmastro, deputato e responsabile Giustizia di Fratelli d’Italia.
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COMUNICATI STAMPA, Evidenza
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andrea delmastro, fratelli d'Italia, Garante dei Detenuti, Samuele Ciambriello, Vibo Valentia
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