14
Ott

“Non siamo ottimisti sul futuro di questa Nazione e le risposte che arrivano da questo Governo continuano a mancare di credibilità e concretezza. Continuate a sbandierare che i soldi del Recovery Fund sono 200 miliardi ma di fatto si tratta solo di 80 miliardi. Le linee guida del Recovery Fund che presentate sono un manualetto delle buone intenzioni. Inoltre a noi non sfugge il tentativo dei cinesi di entrare nella gestione dei porti di Taranto e Brindisi per fare incetta delle nostre infrastrutture strategiche. Non c’è credibilità in quello che fate e nei vostri Dpcm e oggi più di ieri. Noi ci batteremo con forza contro questi provvedimenti ridicoli e lo faremo perché la storia sappia che non siamo stati conniventi con queste idiozie.
Mi vergogno di vedere un’Italia ridotta così. Ancora di più quando vedo nazioni meno potenti della nostra come la Polonia e l’Ungheria che alzano la testa. E lo fanno contro il ricatto di un’Europa che vorrebbe utilizzare i soldi del Recovery Fund per piegare con la scusa dello stato di diritto nazioni che vogliono difendere le loro radici, la loro identità e i loro confini. Non vi stupite quando metteranno il veto, perché è da cretini pensare che chi ha difeso la propria libertà contro i carri armati sovietici oggi si faccia minacciare dagli omuncoli della sinistra europea”. Così la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, intervenendo alla Camera nel dibattito sulle comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte in vista del Consiglio Ue.
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Evidenza
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consiglio d'europa, fratelli d'Italia, meloni, recovery fund
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