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Apr

La presidente Giorgia Meloni e i parlamentari di Fratelli d’Italia hanno organizzato oggi una manifestazione davanti a palazzo Chigi per “dare voce agli innocenti”. Per esprimere il malcontento di tante categorie per le misure decise dal governo per la fase due. Cartelli in mano, mascherine tricolori, guanti e distanza di sicurezza. Giorgia Meloni alla testa della protesta di FdI ha spiegato così il senso dell’iniziativa: “Migliaia di italiani nelle ultime ore ci hanno chiesto di scendere in piazza, per raccontare il loro dissenso e le loro parure.
Parola d’ordine: responsabilità
Ci rendiamo conto che portare il popolo in piazza in questi giorni, rischiando di mettere a repentaglio la salute di chi avrebbe partecipato e l’ordine pubblico, sarebbe stato non adeguato. Siamo un partito politico e la nostra responsabilità è dare voce a quello che la gente pensa. Abbiamo promesso che avremmo trovato un modo per raccontare, pur rispettando le regole, quel dissenso. E allora siamo qui davanti a palazzo Chigi con i parlamentari di FdI e i consiglieri regionali del Lazio, rigorosamente ciascuno a due metri di distanza dall’altro, con mascherine, guanti e con un cartello in mano, ognuno rappresenta una delle categorie che oggi soffrono, hanno paura e rischiano di non avere un futuro. Sono in silenzio – dice Meloni -: è il silenzio degli innocenti che da un giorno all’altro hanno avuto le loro imprese chiuse per decreto e oggi rischiano di non avere nulla”.
In piazza per rappresentare le categorie più colpite
Su ognuno dei cartelli è riportata una categoria: “artigiani”, “tassisti”, “addetti alle mense”, “ballerini”, “gestori di pizzerie”, “geometri”, “ambulanti”, “balneari”, “agenti di commercio”, ” ristoratori”, “giostrai”, “commercialisti”, “fisioterapisti”, e tanti altri ancora.”Vogliamo dare voce a questi innocenti – prosegue Giorgia Meloni – siamo qui per loro, per dire che non siamo d’accordo con il modo in cui si sta gestendo la fase due. Non siamo d’accordo a ripartire per settori, chi stabilisce che interi settori debbano morire per decreto? Lo Stato deve assumersi la responsabilità di dare le regole per impedire il contagio. Chi è in grado di garantire protocolli di sicurezza riapre, non sulla base dei codici. Perché non devono ripartire bar, ristornati, parrucchieri se sono in grado di garantire la distanza?”.
Il Parlamento torni a discutere e votare
“Vogliamo sapere perché al ventotto del mese ancora non è stata pagata la cassa integrazione. Si parla di un decreto aprile quando aprile è finito, ci sono esperti che non sappiamo cosa stiano facendo. Non siamo d’accordo su molte cose ma siamo pronti a fare la nostra parte. Per ognuno di queste categorie abbiamo una proposta alternativa ma non c’è un luogo dove discuterla. Il Parlamento non decide niente. Solo quattro persone in una stanza decidono del destino di milioni di persone. Noi la fase due la vogliamo discutere e votare in Parlamento, sarebbe più ragionevole. Qualcuno deve darci la possibilità di contribuire ad aiutare la nostra nazione. Non resteremo a guardare, continueremo con iniziative di questo tipo”.
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coronavirus, Fase2, fratelli d'Italia, il silenzio degli innocenti, manifestazione, meloni, palazzo chigi, piazza
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