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“Sono assolutamente insufficienti le misure del Governo sul fronte fiscale nel dl Rilancio. È impensabile, infatti, che rimanga invariato il prossimo appuntamento con il Fisco del prossimo 30 giugno, quando aziende e professionisti dovrebbero provvedere alle scadenze del saldo 2019 delle imposte dirette e il primo acconto 2020″. Lo ha dichiarato Riccardo Zucconi, deputato di Fratelli d’Italia e capogruppo FdI in commissione Attività produttive.
“Considerando solo Irpef, Ires e cedolare secca sugli affitti, si può stimare che in quella data dovranno essere versati circa 11,7 miliardi di saldo e 17,2 di acconto, per un totale di quasi 29 miliardi – ha detto Zucconi – A tutto ciò va sommata la preoccupazione per i professionisti di dover gestire il calcolo dei tributi nello stesso periodo in cui vanno approvati i bilanci e predisposta la dichiarazione annuale Iva (anch’essa rinviata e in scadenza al 30 giugno). Gli italiani stanno cercando di ripartire nonostante le immense difficoltà, ma in assenza di liquidità è impensabile che possano superare anche questo ennesimo scoglio. Il Governo approvi la proposta di Fratelli d’Italia, a mia prima firma, attualmente in discussione in Commissione con il DL Liquidità che, mediante un finanziamento virtuale, garantirebbe le entrate allo Stato e un grande problema in meno alle aziende. Altrimenti provveda in tempi celeri al rinvio della scadenza del 30 giugno, portandola al 30 settembre, come già fatto l’anno scorso anche a causa del ritardo nel rilascio del software Isa”.
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ATTIVITÀ PRODUTTIVE COMMERCIO E TURISMO, COMUNICATI STAMPA
Tags:
affitti, fdi, fratelli d'Italia, ires, irpef, Iva, liquidità, partita iva, rilancio, zucconi
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